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Hai un ecommerce online da tempo che però non viene indicizzato dai motori di ricerca? Oppure vuoi lanciarne uno ma sai che dovrai scontrarti con una concorrenza agguerrita che ti darà filo da torcere? O ancora, ne hai appena lanciato uno e vorresti attrarre traffico qualificato?
In tutti questi casi devi valutare di attivare delle campagne Google Ads per ecommerce. Si tratta di investimenti in pubblicità sulla rete Google che ti consentono di ottenere traffico qualificato in funzione delle impostazioni delle campagna che puoi personalizzare.
Pubblicizzare un e-commerce? Fallo in 3 step
Il traffico sui motori di ricerca non cade dal cielo con la sola messa online dell’ecommerce, anche se hai impostato i tag corretti in ogni singola pagina. Ci vuole una “spintarella” e chi meglio di Google stesso può premiare i tuoi sforzi?
Google Ads è la piattaforma di Google che ti permette di rendere visibile il tuo store online attivando delle campagne con obiettivi diversi. In linea generale ne possiamo identificare due che sono sempre validi, sia nel caso di nuovi ecommerce che nel caso di ecommerce attivi da tempo. Infatti, la notorietà di uno store online non conosce mai limiti (brand awareness) e i prodotti devono essere sempre pubblicizzati.
Strategia Google Ads per scalare posizioni su Google
Non ci sono regole universali valide per tutti perchè, al di là dell'obiettivo, cambiano i target di riferimento e le parole chiave necessarie ad intercettarlo. Vediamo però in cosa consistono i due obiettivi principali delle campagne Google Ads per ecommerce.
In una prima fase ti serve visibilità, perchè nessuno ti conosce, quindi occorre puntare su quella che si chiama “brand awareness” e investire la totalità del budget destinato a questo canale sulla Homepage usando parole chiave che genericamente descrivano il tuo store. Su Google infatti la campagna è composta da un paio di titoli e un paio di testi: devi inserire al loro interno delle parole chiave che identificano quella campagna.
Come si scelgono le parole chiave? Chi gestisce le campagne su Google utilizza degli strumenti di monitoraggio delle parole chiave che consentono di capire dove ci sono i maggiori volumi di ricerca. Potresti scoprire che “cibo per gatti” è più cercato di “alimenti per gatti” e ha un livello basso di difficoltà di posizionamento. In tal caso, hai trovato la parola chiave principale della campagna.
Devi solo prestare attenzione a non scegliere parole chiave troppo generiche, puntando già ad una specializzazione sui termini di ricerca. Quindi, per tornare all’esempio precedente, potresti scoprire che “cibo biologico per gatti” ha volumi inferiori di ricerca ma opportunità di posizionamento triple. Se ti occupi proprio di questo, meglio specializzarsi già nelle campagne.
Nel caso in cui tu debba lanciare un nuovo ecommerce, non puoi sapere a priori quale sarà la resa della tua campagna. Potresti essere indeciso tra keywords differenti e non sapere quale scegliere. Il consiglio è: sceglile entrambi e fai un A/B test. In pratica si tratta di dividere il budget in due campagne, che vengono impostate con parole chiave diverse, verificando, a un paio di settimane dal lancio, quale delle due va meglio. In questo modo fai, appunto, un test tra una versione A e una versione B di un annuncio che ha lo stesso obiettivo e potrai capire su quale dei due può avere senso investire altro budget nelle due settimane successive (per coprire il primo mese di investimenti).
La fase della brand awareness può durare diversi mesi, mentre la seconda, quella della promozione dei prodotti, dovrebbe essere sempre sostenuta da campagne Google Ads per ecommerce. Diciamo che in una seconda fase di investimenti su questi canale, puoi investire su campagne che puntano su singoli prodotti o categorie disponibili sul tuo store.
Perchè le campagne mirate sui prodotti funzionino però devi verificare che i titoli ed i contenuti della pagina prodotto siano ottimizzati in funzione delle query più importanti legate al singolo prodotto, devi assicurarti che la parola chiave principale compaia nell’url della pagina e controllare che titoli, sottotitoli e descrizione siano coerenti con il contenuto della pagina di riferimento.
Se metti in campagna una pagina prodotto o più verosimilmente una categoria di prodotto, la ricerca delle parole chiave e il relativo lavoro sul target di riferimento sono ancora più importanti.
Le campagne Shopping basano il loro funzionamento prevalentemente sul Feed prodotti, tramite il quale Google mostra nei risultati di ricerca le anteprime dei prodotti. Ti sarà capitato di cercare un prodotto su Google e di vedere già in anteprima alcuni prodotti con le relative fonti e cliccando su Shopping una panoramica intera di negozi online che lo offrono. Le Campagne Google Shopping si dividono tra non-branded, ideali cioè per intercettare chi cerca un prodotto non legato ad una marca nello specifico (quindi se vuoi acquisire nuovi clienti, crescere o raggiungere il massimo fatturato) e branded, cioè per incrociare le ricerche di prodotti brandizzati (quindi se vuoi acquisire nuovi clienti).
Google Ads ha un'interfaccia complicata e una curva di apprendimento ripida. Se non sai come muoverti puoi finire per rivolgerti a un pubblico troppo ampio, spendendo soldi senza ricavare dei profitti. Tra l'altro, budget permettendo, puoi investire contemporaneamente nei due tipi di campagna di cui abbiamo parlato ma questo richiede ancora più attenzione. Per questo le campagne Google Ads per ecommerce devono essere gestite e seguite da professionisti in grado di ottimizzare gli sforzi in termini di budget e di tempo.
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