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“Vorrei che il mio sito fosse primo su Google, come faccio?”
A questa unica domanda ci sono tante e diverse risposte. Non è possibile individuare infatti un unico strumento per posizionare siti web online nè si può affermare che questo sia possibile nel giro di pochi giorni. Essere “primi" sui motori di ricerca richiede tempo, impegno, investimenti e strategia, tutti elementi che non si improvvisano e hanno a che fare con un unico concetto: avere un obiettivo chiaro.
Hai sicuramente notato che ci sono tuoi competitor che si posizionano magicamente tra i primi risultati di Google pur avendo dei siti imbarazzanti, una catalogo prodotti scarso o meno expertise di te. Com’è possibile questo?
Per sapere come posizionare siti web online è quindi necessario prima capire di cosa si tratta quindi quali strumenti abbiamo a disposizione per accelerare il processo di indicizzazione di un sito web.
Quando si parla di Search Engine Optimization ci sono tante convinzioni senza fondamento che minano il lavoro dei professionisti del settore dai quali si pretende un lavoro pressochè impossibile.
Vorrei che il mio sito una volta online sia tra i primi risultati di Google in una settimana
Vorrei essere più in alto dei miei concorrenti ma ho poco budget
Non so cosa scrivere sul mio sito e dobbiamo inventarci i contenuti
L’ottimizzazione sui motori di ricerca - questo significa SEO - non è un’attività facile, veloce ed economica e richiede sempre un investimento, sia in termini di tempo che di risorse. Quindi, la risposta a tutte le domande sopra accennate è: non è possibile se non investi.
Non è possibile infatti promettere prime posizioni con un budget pari quasi a zero e/o con un lavoro che non preveda una corretta pianificazione dei contenuti adatti ai motori di ricerca. Questo perchè l’algoritmo alla base di Google (e più in generale dei motori) prevede una serie di variabili così complesse e sempre in aggiornamento che purtroppo non esiste una sola e valida formula magica evergreen che basta a raggiungere l’obiettivo.
Vediamo innanzitutto due campi distinti di intervento dentro e fuori dal sito web a cui appartengono una serie di attività che ti permettono di posizionare siti web online.
Un sito per essere correttamente posizionato deve essere correttamente visto dai motori di ricerca. Fare SEO onsite vuol dire ragionare su tutti gli elementi che compongono il sito web perchè sia fruibile non solo per gli utenti (a tal proposito si parla di UX - user experience) ma anche per i motori di ricerca (quindi ottimizzato).
Per essere correttamente visto da Google, un sito web in tutte le sue pagine deve essere:
chiaro (con informazioni che esauriscano nelle keywords - ovvero le parole chiave - gli argomenti delle pagine)
veloce (supportato cioè da un server che garantisca performance adeguate e non lunghi secondi di attesa)
responsive (correttamente visualizzato sui dispositivi mobile, che rappresentano ormai il device più utilizzato anche per navigare sui browser)
Inoltre, i contenuti di ogni pagina devono essere sufficientemente lunghi (si parla di almeno 600 parole) ma studiati nella struttura (tanti paragrafi brevi, molti parole in grassetto che corrispondono alle keywords ed elementi grafici che spezzano i blocchi di testo) e indicizzare quella pagina per delle parole specifiche (che devono essere presenti in title e description).
La SEO off-page riguarda tutte le tattiche SEO che si svolgono al di fuori del tuo sito. Spesso la si identifica solo con la link building, ma in realtà ci sono molte altre tattiche di SEO off-page che dovresti usare se vuoi ottenere un vantaggio competitivo. Tra queste ricordiamo:
podcast
citazioni
recensioni
content marketing
social media
PR
influencer marketing
eventi
La SEO off-page, in pratica, copre tutte le tattiche che puoi implementare senza apportare modifiche al tuo sito o pubblicare contenuti creando dei segnali che aiutano sia i motori di ricerca che gli utenti ad acquisire una percezione dell'autorità del tuo sito.
Fare SEA vuol dire investire fuori dal sito web per portarvi però traffico, quindi per migliorarne il posizionamento sui motori di ricerca. SEA infatti sta per Search Engine Advertising, l'attivazione quindi di annunci pubblicitari per generare un sempre maggiore flusso di traffico qualificato sul proprio sito web. Si tratta di tutti quegli investimenti che si fanno esternamente per portare utenti a visitare il sito web da fonti esterne. In questo ambito rientrano:
campagne in adv
Ads sui social media
attività di link building con altri portali (articoli o banner display pubblicati altrove)
attività di lead generation
In buona sostanza, rientrano quelle attività che lavorano fuori dal sito per portarvi traffico al suo interno. Gli investimenti in campagne hanno due ordini di costi:
di gestione (chi se ne occuperà?)
di budget puro (la cifra da destinare ai canali)
Gli investimenti in Ads del resto sono molto importanti per accelerare il processo che permette di posizionare siti web online che altrimenti dovrebbe basarsi solo sulle pubblicazioni organiche di articoli o post. Devi quindi considerare di farlo per migliorare davvero e in tempi più veloci il tuo sito web.
Le campagne in Google Ads sono il primo vero canale che ti porta in cima ai risultati di Google. Scelte le parole chiave e il target della campagna, puoi definire un budget di investimento (più è alto più persone raggiunge il tuo annuncio) e monitorare nel tempo l’andamento della campagna. Certo si tratta di un’attività che richiede esperienza, per evitare una dispersione di budget e risultati poco convincenti.
Anche le campagne Ads sui social ti permettono di portare followers e like alla pagina ma anche di fare lead generation, a seconda dell’obiettivo che decidi di impostare. Si tratta del campo di attività del Social Media Manager, che tramite il Business Manager di una pagina gestisce campagne specifiche individuando obiettivo, target e messaggio da veicolare.
Alla base delle attività che consentono di posizionare siti web online c’è il content marketing, la creazione cioè di contenuti allo scopo di vendere. Abbiamo già scritto in proposito (ti va di leggere l'articolo sul Content Marketing?) e sappiamo che Google indicizza i contenuti che siano utili e accessibili per gli utenti. Questo è misurabile dalle performance che registra un sito web: quindi se attrae molto traffico, è molto visitato e registra diverse interazioni allora per Google è un sito rilevante.
Investire quindi nella creazione di contenuti di valore ti assicura un buon punteggio SEO, perchè attrae l'interesse degli utenti e di conseguenza dei motori di ricerca.
Il modo in cui questi contenuti devono essere scritti è quello dell’inbound marketing, la modalità cioè per la quale un contenuto non aggredisce ma attira l’interesse in funzione di quello che di utile ha trasmesso. Non devi quindi gridare alla superiorità della tua proposta commerciale ma devi scrivere pensando davvero a chi legge e a cosa vorrebbe sentirsi dire.
Offri contenuti:
utili
rilevanti
emozionali
non banali
con chiamate all’azione naturali (“Vuoi gestire meglio il tuo tempo?" piuttosto che “Compra ora il mio libro sulla gestione del tempo!")
E attirerai l’attenzione di un pubblico interessato e maggiormente disposto a convertire.
Il blog è uno strumento di content marketing utilissimo per mettere in pratica una strategia di inbound marketing che attragga l’attenzione di un pubblico in funzione di informazioni che sei in grado di trasmettere. Richiede pianificazione, capacità di scrittura e analisi delle parole chiave ma se usato con costanza e un tono di voce ingaggiante ti consente di posizionare il tuo brand e quindi il tuo sito nei primi posti su Google.
Infatti, il motore di ricerca vede del contenuto dinamico costantemente aggiornato e questo contribuisce ad ottenere un punteggio maggiore, soprattutto se il blog in questione è sul tuo sito web in una sezione apposita (e non su un dominio a parte).
Anche una pagina social costantemente aggiornata con post e grafiche contribuisce a migliorare il posizionamento del tuo brand. Quando fai una ricerca su Google, infatti, capita spesso che tra i risultati emergano link a pagine Facebook o di altri social media. Questo avviene perchè se una pagina social genera parecchio engagement - quindi coinvolgimento - Google capisce che è interessante per gli utenti e vale quindi la pena proporla tra i primi risultati per determinate ricerche.
Se hai quindi una pagina social particolarmente dinamica, ne beneficerà la tua immagine e anche il tuo sito web, che gli utenti inevitabilmente andranno a guardare.
Per posizionare siti web online, come hai visto, ci sono tante variabili da considerare che puoi avere sotto controllo soltanto se definisci un piano strategico a monte. Ci vuole quindi strategia per individuare i canali, in funzione del budget e degli obiettivi, che ti permetteranno di migliorare il posizionamento del tuo sito web. Un lavoro che non si esaurisce mai e che richiede di essere sempre sul pezzo!
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